Aglianico

Sinomini: Produttivitā: 
Aglianicone (Un tipo a grappolo molto grosso che attualmente vā scomparendo dalla coltivazione.), Guanico, Gesualdo, uva aglianica, ellenico, uva nera. Questa varičtā possiede quattro cloni riconosciuti: femmina, mascolino, San Severino, Zerpoluso. Piuttosto Abbondante
Storia: Attitudine:
Oggi il vitigno č coltivato soprattutto in Campania e in Basilicata, ma anche in Puglia e Molise. Il vitigno č originario di queste zone. Conosciuto dai Greci emigrati in Italia, migliaia di anni fa. Deve il suo nome alla volgarizzazione del termine Elleniko in Hellenico, di qui Hellanico ed infine in Aglianico. Nelle zone classiche di coltura ad altitudini di 300-500 m sul livello del mare, preferisce terreni sciolti e bene esposti. Predilige climi relativamente caldi. Capace di adattarsi, nelle zone calde, ai pių svariati tipi di terreno
Descrizione:  Giudizio organolettico sul vino:
La foglia č di media grandezza, pentalobata con la pagina superiore glabra, opaca e di colore verde scuro. Il grappolo č abbastanza compatto, non sempre alato, di forma cilindrica o conica. L'acino sferoide ha una buccia resistente di colore blu inteso. Il chicco č ricco di pruina. Da questo vitigno si produce un vino dal colore rubino intenso. Il sapore č fresco, fruttato, giustamente tannico, acido, di corpo e armonico. Se invecchiato sprigiona profumi delicati, divenendo un vino aristocratico e classico, tra i migliori vini italiani.
Vigoria: Maturazione:
Buona Tardiva, dal 15 ottobre al 10 novembre